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Premessa

L’articolo 15 della L.P. 24/91 prevede che la gestione della caccia nelle Riserve venga affidata all’associazione venatoria – denominata Ente Gestore –, cui sia stata riconosciuta personalità giuridica e che risulti la più rappresentativa nell’ambito provinciale, sulla base di apposita convenzione, il cui contenuto è disciplinato dall’articolo 16 della legge citata.
Con deliberazione n.12857 dd 21.09.1992 la Giunta provinciale ha individuato, ai sensi dell’articolo 15, comma 3 della L.P. 24/91, nell’Associazione Cacciatori Trentini - APS l’associazione più rappresentativa in ambito provinciale (Ente gestore) pertanto quest’ultima, nel permanere dei requisiti del possesso della personalità giuridica e della rappresentatività a livello provinciale, ha continuato ad essere l’interlocutore dell’Ente pubblico per la gestione della caccia nelle Riserve.
La gestione della caccia nelle Riserve comprende il rilascio del permesso per l’esercizio venatorio, la partecipazione alla vigilanza venatoria, l’adozione di regolamenti interni nelle singole Riserve, la collaborazione con la Provincia per l’effettuazione di studi e accertamenti sullo stato della fauna e per la riqualificazione degli habitat. I rapporti tra Provincia e Ente gestore sono definiti da un'apposita convenzione i cui contenuti sono riportati nell'articolo 16 della L.P. 24/1991 e ss. mm.

La domanda di rilascio del permesso di caccia è inviata all'Ente Gestore per il tramite delle Riserve comunali, ed è accolta trascorsi 30 giorni. Avverso il diniego al rilascio del permesso di diritto, ai sensi dell'art. 23 della L.P. 24/91, è ammesso ricorso alla Giunta provinciale. I permessi rilasciati nel 2023 sono 6.123.

Le finalità dell’Associazione, che si configura come associazione di promozione sociale, sono dettate dallo statuto; essa opera, a favore degli associati e di terzi, nei settori venatorio, faunistico e ambientale. In particolare rappresenta i soci e ne tutela i legittimi interessi, assume ed esercita la gestione faunistica e venatoria a favore della totalità dei cacciatori, conserva il patrimonio faunistico provinciale e promuove interventi finalizzati al miglioramento del medesimo e degli ambienti naturali, adempie alla vigilanza, cura la formazione e l’aggiornamento dei propri associati, sviluppa iniziative di carattere ecologico e culturale.

Descrizione dell’organizzazione

L’Associazione Cacciatori Trentini - APS a livello provinciale è così strutturata e articolata: Assemblea generale dei Rettori, Consiglio Direttivo, Giunta Esecutiva, Presidente, Collegio dei Revisori dei Conti, Collegio dei Probiviri.
A livello distrettuale: Consulta e Presidente di Consulta.
A livello comunale:Assemblea dei soci della Riserva, Consiglio Direttivo, Rettore della Riserva, Collegio dei Revisori dei Conti.
Le competenze di detti organi sono delineate nello Statuto.

Descrizione della struttura

L’Associazione, secondo il proprio Statuto, ha sede in Trento ed esercita la propria attività di norma nel territorio della Provincia di Trento anche attraverso le proprie articolazioni periferiche a livello distrettuale tramite le 20 Consulte e comunale con le 209 Riserve.
Per il perseguimento dei propri fini istituzionali si avvale delle attività degli associati, in forma libera e gratuita, e di personale dipendente.
Nella sede centrale si trovano la direzione generale, la direzione tecnica e la struttura amministrativa.

  • Direttore generale
  • Direttore tecnico
  • Ufficio amministrativo: Segreteria e tesseramento – Contabilità e bilancio – Gestione del personale

Sul territorio provinciale, diviso in 5 macroaree, operano 5 Tecnici laureati, 4 capizona e 27 guardiacaccia.
Essi sono gli operatori a diretto contatto con il territorio e con gli organi periferici dell’Associazione. Si occupano della gestione e della pianificazione faunistica, della tutela della fauna selvatica e dell’ambiente, della sorveglianza.