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Presidente di Consulta: MARCELLO BERTOL

Tecnico: GIACOMO BAZZANELLA

Guardiacaccia capozona: LOUIS DALDOSS

Guardiacaccia: RICCARDO TOMASI

 

La Val di Non, situata nella parte nord-occidentale della Provincia Autonoma di Trento, si caratterizza per la sua particolare forma ad Y per cui è possibile identificare tre sponde sul fiume Noce, ad est a ovest e a nord. La seconda biforcazione della Val di Non è rappresentata dal corso del Rio Novella. Il Distretto della Val di Non Destra pertanto è chiuso ad est dal torrente Noce e dal Lago di Santa Giustina, a sud dal massiccio della Paganella e dalla sella di Andalo, e a sud-ovest dalle Dolomiti di Brenta; ha un’estensione di 24.100 ettari, di cui oltre la metà (13.100 ha) ricadono all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta, ed è proprio all’interno del Parco che si trova una delle valli più belle e suggestive del Trentino: la Val di Tovel.

Questa valle si estende per una lunghezza di circa 17 Km partendo da Tuenno e termina con l’omonimo lago, famoso per il fenomeno naturale unico al mondo che, fino agli anni ’60 dello scorso secolo, lo colorava di rosso in un particolare momento dell’anno in seguito alla fioritura dell’alga Gle-nodinium sanguineum.


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Sono presenti e in buon numero tutte le specie di Ungulati selvatici tipiche dell’ambiente alpino e, nonostante le Dolomiti di Brenta potrebbero essere un habitat idoneo ad ospitare lo Stambecco, questa specie non è presente. Su queste montagne è però tornato, grazie ad un progetto internazionale di reintroduzione iniziato nel 1978, il Gipeto, che, con un’apertura alare compresa tra 265 e 285 cm, è uno dei rapaci più grandi presenti in Italia.


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La Val di Non Destra è anche terra di orsi, qui, e in particolare nel gruppo montuoso della Campa, nel Brenta nord-orientale, sopravviveva alla fine degli anni ’90 l’ultimo nucleo di orsi autoctoni, ed è in Val di Tovel che vennero liberati nel 1999 i primi due orsi (Kirka e Masun) provenienti dalla Slovenia e che diedero inizio al progetto Life Ursus.