La Val di Non, situata nella parte nord-occidentale della Provincia Autonoma di Trento, si caratterizza per la sua particolare forma ad Y per cui è possibile identiï¬care tre sponde sul ï¬ume Noce, ad est a ovest e a nord. La seconda biforcazione della Val di Non è rappresentata dal corso del Rio Novella. Il Distretto della Val di Non Destra pertanto è chiuso ad est dal torrente Noce e dal Lago di Santa Giustina, a sud dal massiccio della Paganella e dalla sella di Andalo, e a sud-ovest dalle Dolomiti di Brenta; ha un’estensione di 24.100 ettari, di cui oltre la metà (13.100 ha) ricadono all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta, ed è proprio all’interno del Parco che si trova una delle valli più belle e suggestive del Trentino: la Val di Tovel.
Questa valle si estende per una lunghezza di circa 17 Km partendo da Tuenno e termina con l’omonimo lago, famoso per il fenomeno naturale unico al mondo che, ï¬no agli anni ’60 dello scorso secolo, lo colorava di rosso in un particolare momento dell’anno in seguito alla ï¬oritura dell’alga Gle-nodinium sanguineum.
Sono presenti e in buon numero tutte le specie di Ungulati selvatici tipiche dell’ambiente alpino e, nonostante le Dolomiti di Brenta potrebbero essere un habitat idoneo ad ospitare lo Stambecco, questa specie non è presente. Su queste montagne è però tornato, grazie ad un progetto internazionale di reintroduzione iniziato nel 1978, il Gipeto, che, con un’apertura alare compresa tra 265 e 285 cm, è uno dei rapaci più grandi presenti in Italia.
La Val di Non Destra è anche terra di orsi, qui, e in particolare nel gruppo montuoso della Campa, nel Brenta nord-orientale, sopravviveva alla ï¬ne degli anni ’90 l’ultimo nucleo di orsi autoctoni, ed è in Val di Tovel che vennero liberati nel 1999 i primi due orsi (Kirka e Masun) provenienti dalla Slovenia e che diedero inizio al progetto Life Ursus.