Il Distretto faunistico Cembra, così come individuato dall’Allegato A della delibera di Giunta Provinciale n. 2936 del 29/12/2006, comprende 14 Riserve di Diritto (Albiano, Cembra, Civezzano, Faedo, Faver, Fornace I° e II° parte, Giovo, Grauno, Grumes, Lisignago, Lona-Lases I° e II° parte, Segonzano, Sover e Valda), per complessivi 17.606 ettari di superficie. Il territorio si estende dai 200 m s.l.m. della Riserva di Faedo, nella piana dell’Adige, a oltre i 2.400 m del Monte Fregasoga, nell’area faunistica del Monte Croce.
Sono presenti le tre maggiori specie di ungulati alpini: capriolo, cervo e camoscio. Il primo rappresenta di certo la specie più rappresentativa del Distretto, in quanto specie presente in tutte le Riserve, localmente anche ad alte densità. Il cervo è presente ancora a densità inferiori rispetto al potenziale del territorio, con presenze maggiori nella parte settentrionale del Distretto, frutto anche dell’influenza positiva della zona demaniale della val Cadino.
A mantenere la popolazioni su livelli inferiori rispetto al potenziale concorre anche la gestione operata nella provincia di Bolzano, confinante per gran parte con il Distretto Cembra. Infine il camoscio, specie a densità inferiori rispetto alle precedenti, ma che interessa ormai tutto il territorio del Distretto. Purtroppo l’area storicamente a maggiori densità era quella del Monte Croce, che è stata interessata da un paio di anni dalla rogna sarcoptica, con un notevole decremento demografico. Le altre (Monte Corno e subarea Marzola) hanno densità che risultano essere ancora basse, pur se in aumento negli ultimi anni.
Infine da segnalare la presenza del cinghiale, avvistato in diverse parti del Distretto.